Anomalie di percorso

Lungo il nostro percorso assistiamo a una serie infinita di eventi, contribuendo spesso con la nostra presenza a scatenare in modo irregolare influssi che li deformano rendendoli impercettibili alla nostra percezione, allontanando dalla nostra attenzione la loro esistenza. 

Il progetto prende spunto in modo introduttivo partendo dalla scena del film di Matrix, dove  Meo (attore protagonista della saga) assiste a quello che lui crederà un Déjà-vu, che invece si rivelerà un errore di sistema.

La ricerca delle immagini indicate come anomalie, saranno quelle situazioni ricorrenti che tendono a ripetersi nel tempo e nello spazio; eventi, oggetti e soggetti,  percepite speso anche solo individualmente.

Per individuare le anomalie e verificare la loro esistenza il cacciatore di anomalie con l’aiuto dello smartphone dovrà tracciare un percorso GPS e geo-localizzare all’interno della stesso le immagini scattate ritenute per la loro singolarità e per la loro periodicità, autentiche anomalie di percorso.

L’obbiettivo di questa ricerca è la narrazione che ne deriverà dall’attento sguardo e la concentrazione profonda che il cacciatore scelto avrà sul percorso e dalla relazione intellettiva con l’ambiente.

Per diventare cacciatore di anomalie basta essere convinto di poter scovare lungo un percorso le proprie immagini dimenticate.

Le immagini prodotte da ogni cacciatore, verranno caricate sul percorso GPS generando in questo modo una mappa che darà la possibilità a chi lo desidera di verificare la loro assistenza.  Tutte le mappe generate verrano confluite su una piattaforma web che raccoglierà per rendere consultabile tutti i percorsi, successivamente una selezione dei percorsi verrà stampata e raccolta su più taccuini per costruire con essi una grande istallazione.

Agustin Sanchez